Che cosa porto con me?



 "[...]Seymour Papert evidenziava spesso l'importanza di avere "pavimenti bassi" e "soffitti alti. Perché una tecnologia sia efficace diceva, dovrebbe dare ai principianti i modi semplici per iniziare a usarla (pavimenti bassi), ma anche possibilità di lavorare, nel tempo, a progetti sempre più sofisticati (soffitti alti).
[...] Sviluppando nuove tecnologie io e il mio gruppo Lifelong Kindergarten seguiamo il consiglio di Seymour e aggiungiamo un'altra dimensione: "pareti ampie". Questo significa che cerchiamo di progettare tecnologie che supportino e suggeriscano un'ampia varietà di tipi di progetti."

→ Credo che sia utile e necessario trasporre questi tre principi anche all'insegnamento, per contribuire al cambiamento del paradigma educativo. Passare quindi da un modello tradizionale e trasmissivo ad uno basato sulla centralità del bambino e sulla formazione delle sue competenze. Credo che quello che stiamo apprendendo e sperimentando in questi anni e grazie ai tirocini sia fondamentale per andare nella direzione giusta. Partire da qualcosa di semplice che sia nelle corde dei bambini, da qualcosa vicino alla loro esperienza, ma allo stesso tempo fornire la possibilità di crescere e migliorarsi proponendo compiti sfidanti e coinvolgenti è ciò che abbiamo cercato di mettere in pratica durante il tirocinio.
Inoltre, proporre varie possibilità di strumenti è importante per raggiungere tutti gli stili di apprendimento dei bambini, dando loro la possibilità di apprendere nella modalità a cui sono più vicini. Ciò però non deve precluderli dal poter sperimentare altre modalità di apprendimento.

"Il verbo "giocare" si usa in molti modi diversi: si gioca con i giocattoli, si gioca in borsa, ci si gioca le proprie carte, si gioca con le idee, ecc.
Giocando in questi diversi modi, cosa si impara? Alcuni genitori e educatori sono scettici riguardo al rapporto tra gioco e apprendimento e considerano le attività ludiche semplice gioco".

→ In questi tre anni ho imparato che il gioco non è mai "semplice gioco", i bambini giocando imparano a relazionarsi con i compagni, a risolvere i conflitti e imparano a stare insieme. Da future insegnanti tramite il gioco possiamo far apprendere delle conoscenze, stimolare la formazione di competenze nei bambini, metterci in gioco e apprendere con loro. Forse sarebbe utile condividere con i genitori l'importanza del gioco, perché occupa gran parte delle attività dei bambini e spiegare loro che divertendosi i bambini apprendono maggiormente rispetto alla semplice lezione tradizionale.

"[...] Molti bambini si scoraggiano o si sentono frustrati quando non riescono a far funzionare funzionare le cose al primo colpo. Emeral Dragon no. Non aveva paura di sbagliare. Per lei, gli errori erano parte del processo. Quando una cosa non le riusciva, voleva provare e riprovare. Continuava a chiedere consigli e suggerimenti agli altri membri della comunità e a creare nuove strategie per migliorare e e modificare i suoi progetti."

→ Ognuno di noi può fare degli errori. Da insegnanti del futuro è necessario riflettere sui propri e migliorarsi, collaborando con i colleghi condividendo dubbi e non lasciandosi abbattere. È importante riuscire ad ammetterli e non nascondersi, comprendendo che sono parte del proprio percorso di crescita. Nel momento in cui un bambino commette un errore è importante che non venga mortificato, ma che gli vengano date opportunità e tempi per riprovare, magari spiegargli che è normale commettere errori e che solo grazie a questi si può crescere ed evolversi. Così potranno mettersi in gioco e capire che che lo sbaglio è parte della propria crescita.









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