Ecco alcune parti del nostro libro guida che mi hanno particolarmente colpita.



L’attenzione andrebbe posta non sul tipo di tecnologia che i bambini usano ma su cosa fanno con quella tecnologia. Alcuni utilizzi delle nuove tecnologie favoriscono il pensiero creativo; altri lo limitano. (pag. 29)
[…] non tutti i tipi di gioco sono uguali. Alcuni tipi di gioco conducono a esperienze di apprendimento creativo, altri no. (pag. 106)

[…] le esperienze di apprendimento più preziose si hanno quando si è coinvolti attivamente nel progettare, costruire o creare qualcosa; quando si impara attraverso il fare. (pag. 36)

[…] quando gli studenti risolvono una serie di problemi scollegati tra loro, spesso si ritrovano ad acquisire conoscenze scollegate tra loro, senza capire perché le hanno apprese o come applicarle a situazioni nuove. (pag.49)

Trovare il giusto equilibrio tra libertà e strutturazione è la chiave per creare un ambiente fertile per l’apprendimento creativo. (pag. 70)

[…] l’organizzazione dello spazio ha una profonda influenza sugli atteggiamenti e sulle attività dei partecipanti. (pag. 78)

Quando le persone si sentono circondate da pari premurosi e rispettosi sono più inclini a provare cose nuove e a correre quei rischi che sono parte integrante del processo creativo. (pag. 89)
[…] dobbiamo creare ambienti nei quali si sentano sereni nel fare errori e nei quali possano imparare dai loro errori. (pag. 119)

[…] gli studenti spesso percepiscono l’insegnamento come trasmissione di istruzioni e trasmissione di informazioni […] per molti discenti questo approccio all’insegnamento può essere demotivante. (pag. 93)

È importante anche dare ai discenti tempo sufficiente, perché alcuni percorsi e stili richiedono più tempo di altri. (pag. 117)

Il bambino ha cento lingue (e poi cento cento cento) ma gliene rubano novantanove. Gli dicono: di pensare senza mani, di fare senza testa, di ascoltare e di non parlare, di capire senza allegria, di amare e di stupirsi solo a Pasqua e a Natale (Malaguzzi). (pag. 129-130)

Gli interessi sono una risorsa naturale che alimenta l’apprendimento […] La relazione tra apprendimento e motivazione è reciproca. (pag. 131)
La maggior parte dei bambini è disponibile a lavorare sodo […] purché le cose su cui lavorano li entusiasmino. (pag. 63)

Nel processo di apprendimento ogni forma di condivisione e collaborazione può essere utile. (pag. 132)

Documentando potete condividere le vostre idee e i vostri progetti con altre persone e ricevere da loro feedback e suggerimenti. Anche riguardare la propria documentazione è molto utile. (pag. 133)

Sostenere lo sviluppo di un bambino è sempre una questione di equilibrio: quanta strutturazione e quanta libertà; quando intervenire e quando fare un passo indietro; quando mostrare, quando spiegare, quando fare domande, quando ascoltare. (pag. 134)

[…] prestate attenzione al processo, non soltanto al prodotto finale. Chiedete ai bambini quali strategie hanno usato e a cosa si sono ispirati. Incoraggiate la sperimentazione apprezzando gli esperimenti falliti tanto quanto quelli riusciti. (pag. 136)

Ambra

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